Vieni a scoprire con me la bottega di un artigiano toscano e scopri le antiche tecniche di lavorazione dei cristalli di Colle Val d’Elsa

 

Buongiorno Amici Esploratori!

Oggi vi porto con me nel magico mondo dei cristalli di Colle Val d’Elsa, degli artigiani fiorentini e dei dintorni!

 

 

Nel mio ultimo articolo vi ho parlato dello splendido borgo medievale toscano di Colle Val d’Elsa che, oltre alle sue antiche case torri e la sua suggestiva atmosfera medievale, è conosciuto internazionalmente per la produzione di cristalli artigianali. I cristalli di colle Val D’elsa sono molto famosi perché qui si produce il 95% del cristallo italiano ed il 14% di quello mondiale.

 

Le favolose botteghe dei cristalli in Colle Val d’Elsa

 

Durante la mia giornata di esplorazione del borgo e delle sue botteghe artigiane, ho avuto il piacere di conoscere uno dei più conosciuti artigiani di Colle Val d’Elsa, Luciano Bandinelli, che mi ha raccontato le origini di questa produzione, della molatura del cristallo e anche la storia della sua famiglia che da generazioni si occupa di questa attività.

 

cristalli colle val d’elsa

 

La secolare lavorazione del vetro

 

Ho scoperto che le prime notizie sulla lavorazione del vetro risalgono al 1406 e che nel 1577 questa attività era già diventata fondamentale siccome il Granduca di Toscana, per valorizzarla e proteggerla, vietò il commercio di vetro straniero.

La moderna industria del vetro di Colle Val d’Elsa si sviluppò nel 1800 quando la famiglia francese Mathis fondò qui un’importante vetreria che dopo qualche anno divenne nota in tutto il mondo. La fama di questa produzione continuò fino alla prima metà del ‘900 quando l’unica grande fabbrica vetraria rimasta a Colle venne chiusa.

Da quel momento nacquero tante piccole cristallerie ed alcune delle quali, grazie alla tenacia ed al talento degli artigiani, sono sopravvissute fino ad oggi: tra queste c’è proprio la Grotta del Cristallo di Luciano Bandinelli.

 

La differenza tra vetro e cristallo

 

Luciano mi ha accompagnata nel suo laboratorio dove, dopo avermi spiegato la differenza tra vetro e cristallo (che dipende principalmente dalla presenza di ossido di piombo nel cristallo), mi ha mostrato le varie fasi di decorazione ed incisione di un calice di cristallo tramite la tecnica della molatura.

 

molatura cristallo

 

La molatura del cristallo

La molatura consiste nel trasformare, modellare, incidere, intagliare a freddo ciò che la cristalleria ha plasmato a caldo

così mi ha descritto Luciano questa tecnica ed utilizzando una grande ruota abrasiva, chiamata appunto mola, vi ha appoggiato sopra il calice e con dei piccoli movimenti manuali ha cominciato a creare tante piccole decorazioni.

Questi movimenti inoltre devono essere estremamente precisi e calibrati altrimenti la troppa pressione sul cristallo finirebbe per rovinarlo e per perdere troppo materiale.

Dopo le ultime rifiniture e l’aggiunta di qualche dettaglio, Luciano mi mostra uno splendido disegno di un grappolo d’uva, fatto totalmente a mano attraverso la tecnica artigianale della molatura del cristallo che viene utilizzata da ormai circa 200 anni e che è rimasta quasi completamente invariata, se non per il fatto che ora la ruota funziona automaticamente e non più a pedale.

 

La grotta del cristallo, un negozio all’interno di una roccia

 

Dopo la visita al laboratorio ci spostiamo nel suo negozio che si trova proprio nel cuore di Colle val D’Elsa, dietro la torre di Arnolfo. Un piccolo gioiello scavato nella roccia dove sono esposte alcune delle sue creazioni: non solo calici di cristallo, ma anche bicchieri, brocche, bottiglie, ampolle per il profumo e tanti altri accessori in cristallo per la tavola e per la casa, che possono anche essere personalizzati con incisioni o disegni particolari secondo le richieste del cliente.

Mi sono talmente innamorata di questi oggetti che ne ho selezionati alcuni da presentare sul mio e-commerce e che puoi trovare qui.

Calici di cristallo per vino bianco, rosso e bollicine, per decorare in maniera elegante la tavola ma anche per degustare il vino al meglio poiché, come mi hanno insegnato al corso di sommelier che sto seguendo da qualche mese, ogni vino ha il suo calice perfetto che ne esalta proprietà ed aromi.

 

calice di cristallo molato

 

Rimango sempre molto affascinata da come la Toscana sia riuscita a mantenere intatte tutte queste antiche tecniche e tradizioni delle botteghe artigianali e credo fortemente che sia importante proteggerle e valorizzarle il più possibile, per evitare che in un futuro vengano dimenticate.

Se sei amante di uno shopping di nicchia e di alta qualità, sono sicura che apprezzerai le creazioni di Luciano e se ti va di scoprire qualche altro segreto sul mondo dell’artigianato italiano, mi piacerebbe accompagnarti in un esclusivo tour degli artigiani a Firenze dove conoscerai artigiani speciali e ammirerai prodotti fatti a mano 100% made in Italy, anzi made in Tuscany.